Come si apparecchia una tavola al ristorante?10 stili diversi di mise en place
La cura nei dettagli e l’originalità sono due aspetti fondamentali quando parliamo di ristorazione.
Rendere l’esperienza unica per il cliente è la vera parola d’ordine.
Non solo, dunque, la cura e l’attenzione nell’elaborazione dei piatti giocano un ruolo cruciale, ma anche un insieme di fattori come la scelta della location, l’arredamento impeccabile e, per i più attenti, una buona mise en place.
Senza tovaglia, in versione estiva, natalizia o classica ecco a voi 10 stili diversi di mise en place.
Iniziamo con il definire cos’è una mise en place.
Letteralmente significa “messa sul posto’’ e appunto indica il completo allestimento della tavola.
La mise en place di base prevede tovagliolo, o sottopiatto al centro, una o due forchette da tavola a sinistra, un coltello da tavola a destra, bicchiere d'acqua accanto alla punta del coltello, piattino da pane accanto alla punta della forchetta.
La mise en place viene, in caso di menu precedentemente concordato, adattata in base alle pietanze ed i vini scelti.
Occupandoci più nello specifico della sistemazione di posate e bicchieri, un piccolo trucco è quello di leggere il menù (precedentemente concordato) dal basso verso l’alto, così facendo le prime posate che vanno disposte sono quelle dell’ultima portata fino a quelle più esterne della prima portata.
Nella composizione di una tavola perfetta è importante che tutto sia minuziosamente intrecciato e armonioso dalla scelta del tovagliolo giusto, alle posate, ai centro tavola, ricordando di abbinare sempre la giusta gamma cromatica.
Quello della mise en place è un passaggio da non sottovalutare indipendentemente dallo stile d’arredamento che avete scelto di dare alla vostra location.
Attenzione! Avere accortezza nei dettagli non significa spendere una fortuna, basta solo che vi siano piccoli elementi distintivi per rendere la vostra tavola unica e confortevole per il cliente.
Come apparecchiare la tavola al ristorante? Ecco alcuni consigli!
Ciò di cui sicuramente dobbiamo tenere conto è lo stile della nostra struttura e non solo…
Perché per apparecchiare perfettamente un tavolo sono vari gli aspetti da tenere in considerazione : Il menù che viene proposto, l’intero arredamento, la stagione, l’evento (San Valentino, un matrimonio, festività natalizie…)
Ricordate di non aver paura dei colori e rischiate!
Di grande tendenza il viola, colore dell’anno secondo Pantone (azienda statunitense che si occupa di grafica e catalogazione dei colori, ndr.), subito a seguire il rosso, colore caldo per eccellenza.
Un solo tocco di rosso e la tavola è subito attuale e trendy.
Mi raccomando abbiamo detto un tocco, esagerare con il rosso va bene solo nelle festività natalizie.
Per i più creativi e avventurosi potete giocare anche con il giallo, il denim e carta da zucchero.
In tema di posate lo stile che vince è quello revival cioè realizzate con materiali naturali come il legno per piatti e per bicchieri spopolano le trasparenze, laminato, satinato, pizzo, pois, toni pastello e figure geometriche, unione quindi di fantasie e colori.
Apparecchiate la vostra tavola come se fosse l’organizzazione di una rappresentazione teatrale: per una buona riuscita ogni parte deve collaborare, dagli attori alla scenografia.
Chiaramente la tavola deve essere bella visivamente ma non dimenticate mai la sua funzionalità, è il passaggio in assoluto più essenziale. Sì, a posate, stoviglie e accessori ma una tavola deve essere non solo bella ma anche pratica, per la comodità del cliente e del servizio.
Privilegiate la semplicità e la comodità.
Possiamo, dunque riassumere la giusta composizione di una mise en place in alcuni piccoli passaggi:
1. Prima ancora di focalizzarsi sulla tavola bisogna creare attorno un ambiente curato
2. Disposizione accurata dell’oggettistica sul tavolo, come posate e tovaglioli; a proposito di questi ultimi ricordate sempre di disporli alla stessa altezza per tutti i tavoli con la piega centrale rivolta in un’unica direzione.
3. Allineamento ordinato delle sedie
4. Occuparsi degli elementi che potremmo definire “secondari” (Oliera, pepiera, salse…)
5. Solo in fine sistemare le attrezzature da lavoro (Vassoi, taglieri, scalda vivande…)
6. Controllo finale, ricordate sempre di controllare che il vostro operato sia stato svolto minuziosamente e nella giusta maniera.
Occorre sempre essere rigorosi nello strutturare una mise en place?
La risposta è no. Vi sono delle regole generali da seguire, affinché la tavola risulti ordinata e pratica, ma va contestualizzata in base alla tipologia di menù e allo stile che si sceglie di adottare.
Le regole da rispettare generalmente sono le seguenti:
La forchetta a sinistra, il coltello a destra. Se non è previsto il coltello allora la forchetta può essere posizionata a destra.
I bicchieri sempre sopra le posate a destra del commensale.
Il piattino del pane sempre a sinistra, anche se non è sempre obbligatorio. Una variante al piattino può essere il cestino, da posizionare al centro del tavolo. Mi raccomando va tolto prima di servire il dolce.
Il piattino per l’insalata va messo solo al momento del servizio dell’insalata, a sinistra del commensale, e tolto subito dopo che quest’ultima è stata servita.
Tovaglia o non tovaglia? È questo il dilemma
In realtà la mise en place senza tovaglia è di grande tendenza, ma come in ogni cosa nuova il mondo si divide in due scuole di pensiero: i fan del nude look e i fan della vecchia tovaglia.
Non esiste un vincitore definitivo, è chiaro che servire un piatto direttamente sulla superficie, al massimo con un sottopiatto richiede una valutazione attenta delle possibili soluzioni per attutire i rumori delle stoviglie.
Dopo aver parlato di come strutturare una mise en place, ecco a voi 10 stili da cui poter prendere spunto per un tavolo perfetto: