Food Trucks: le migliori idee per ristorazione mobile & ambulante

Mangiare per strada è una cosa che tutti nella vita abbiamo fatto almeno una volta, soprattutto da quando lo street food è così in voga.

Secondo una recente statistica, ad oggi circa 2 milioni di persone mangiano abitualmente street food.

La vita frenetica, la mancanza di tempo o la semplice voglia di stare all’aperto sono fattori che certamente hanno contribuito all’affermarsi della ristorazione mobile, che permette di non rinunciare ad un pasto di qualità.

Un buongustaio esplora le strade e i quartieri che attraversa alla ricerca del food truck con le proposte culinarie più allettanti. Il cibo venduto è solitamente a basso costo, e molti aspiranti ristoratori scelgono di aprire questa tipologia di attività.

Cos’è un food truck?

Il food truck è una tipologia di ristorazione mobile che affonda le sue radici in California. Non è altro che un camioncino itinerante dotato di cucina attrezzata per la preparazione e la vendita di pasti di varia natura.

Il mobile food truck è diventato popolare a partire dal 2008. Offre opzioni di menu che vanno dai cupcake ai formaggi grigliati, dai taco-waffle a… qualsiasi cosa immaginabile.

La crescita del fenomeno food truck va infatti nella direzione di soddisfare tutti i gusti, offrendo menu artigianali gourmet e di provenienza locale.

Il food truck può avere dimensioni molto variabili, dagli autobus a due piani agli ape car, ed è quasi sempre decorato con grafica e dipinti colorati; oltre al fatto di offrire pasti a vari livelli di prezzo.

Come aprire un mobile food truck?

Innanzitutto per poter aprire un’attività di ristorazione mobile è necessario disporre della location giusta ossia un mezzo che viene immatricolato come veicolo speciale per essere utilizzato come negozio.

A differenza degli altri negozi, che scelgono un singolo punto dove esercitare la vendita, chi sceglie di dedicarsi al commercio on the road deve spostarsi continuamente per poter puntare alle zone che possono garantirgli introiti migliori: piazze, strade tattiche in cui vi sono scuole e negozi, piazzali accanto agli stadi e così via…

La scelta del furgone varia in base al gusto dell’esercente: vintage o moderno non fa differenza, ciò che importa è che nel vostro ci sia tutto quello che serve per offrire ai clienti un prodotto buono, facile da mangiare e che non abbia tempi estremamente lunghi di preparazione.

Ma non fatevi ingannare dai termini poc’anzi citati perché non significa vendere solo pizze, panini, patatine fritte e gelati.

Potete scegliere di puntare sui prodotti tipici locali, sul cibo etnico, c’è anche chi prova a fondere tradizione e innovazione, puntando a soddisfare la richiesta di una clientela particolarmente esigente.

Anche se il vostro negozio sarà propriamente un furgoncino la cura che dedicherete all’allestimento del vostro negozio mobile sarà fondamentale per l’impatto sul cliente.

Più sarà funzionale e unico nel suo allestimento più avrete possibilità di fare affari.

Si ma… burocraticamente come funziona?

Dunque esistono due tipologie di autorizzazione:

  1. Autorizzazione tipo A (commercio ambulante con posteggio fisso): viene rilasciata dal Comune competente per territorio ed è concessa per un preciso giorno in un certo mercato o fiera.
    Semestralmente (tra marzo-aprile e settembre-ottobre) la Regione pubblica sul BUR l'elenco dei posteggi liberi, comune per comune.
    Dalla data di pubblicazione ci saranno 30 giorni per fare domanda al Comune.

  2. Autorizzazione tipo B (commercio ambulante in forma itinerante): viene rilasciata dal Comune di residenza del richiedente, consente l’esercizio in forma itinerante in tutto il territorio nazionale, nelle fiere, nei mercati.
    In presenza dei requisiti richiesti le autorizzazioni vengono automaticamente concesse.

    L'autorizzazione è gratuita: è stata abolita sia la tassa di rilascio che quella di rinnovo.
    Ovviamente in ambi i casi è necessario che il furgone, camion o qualsiasi cosa voi scegliate sia regolarmente immatricolato.
    Inoltre è necessario richiedere l’Autorizzazione amministrativa al Comune, dimostrando di possedere i requisiti morali e soggettivi previsti dalle norme di settore e quelli professionali, che servono per il tipo di commercio che si intende intraprendere.

    Una volta ottenuta l’autorizzazione amministrativa, occorre richiedere l'apertura della Partita IVA all'Agenzia delle Entrate, aprire una posizione presso INPS e INAIL e procedere all'iscrizione alla Camera di Commercio.

    È utile ricordare che per il posto fisso, nel mercato settimanale e/o nelle fiere, la non partecipazione regolare e la somma di più assenze comporta la perdita del diritto stesso.

Al di là di ciò che occorre burocraticamente per avviare un’attività di questo genere è giusto anche toccare i lati più ‘ludici’ e divertenti (se così possiamo dire): l’arredamento e la scelta del camioncino.

Ciò che è tornato estremamente di moda in ogni ambito, dall’arredamento interno fino al vestiario è il vintage.

Questo stile è un ottimo compromesso anche per poter ridurre i costi di un food truck (che statisticamente in Italia hanno un investimento iniziale di circa 25/30 mila euro).

L’Apecar è tornato in voga senza più essere rilegato solo nelle fiere d’epoca, l’arredamento? Vintage come il vostro food truck!

I mercatini dell’usato sono di grande ispirazione per poter arredare il vostro camioncino, non sempre le cose costose sono di tendenza: inventiva e volontà daranno i tanto attesi risultati!!

Un’altra idea per cercare di riuscire a risparmiare qualche soldino nell’investimento è quello di acquistare veicoli usati e di riuscirne ad estrapolare la bellezza: i colori sono sempre un’arma vincente, e se puntate su quelli sicuramente il vostro food truck non passerà inosservato.

Potete anche puntare su veicoli nati per il food truck senza rinunciare al vibe anni 60’/70’, come il Citroen Type H, un veicolo d'epoca dal design straordinariamente riuscito, ma a livello tecnico è un mezzo modernissimo, particolarmente adatto allo street food. Una volta convertito in New Vintage Food Truck, non c'è evento, festival o contesto commerciale dove questo mezzo non si trasformi nel protagonista indiscusso.

Dotato di massimo comfort per il lavoro a bordo, il New Vintage Food Truck produce volumi eccezionali di pietanze, potendo accogliere una cucina attrezzata di altissimo livello.

Ma quali sono i trend del food trucks?

Il trend del cibo brasiliano è esploso nel 2014, dopo che è stata approvata la legislazione per consentire loro di operare nelle più grandi città. Ma mentre la maggior parte dei camion con sede a Rio vende fast-food convenzionali con radici statunitensi o europee, Marianna Ferolla (proprietaria di un food truck in Brasile) ha deciso che la sua Tapí Tapioca avrebbe venduto qualcosa di 100% brasiliano.

La tapioca è l'amido estratto dalla radice di manioca, un ortaggio originario del Brasile, che è stato a lungo usato come alimento base. Tapioca è anche il nome dato ai pancakes ripieni che Marianna crede che un giorno conquisteranno il mondo, così come il trend del cibo Italiano.

In Italia, uno studio condotto da Coldiretti mostra che il 2016 è stato un anno record per lo Street Food con una crescita del 13% rispetto all’anno precedente, quando già si erano registrate 9.700 aperture nel settore del commercio ambulante. In Lombardia il tasso di crescita è addirittura doppio (26%).

Il food truck è qualcosa di intrinseco nelle radici ma che non possedeva ancora un nome ben specifico. Gli italiani come da consueto sono estremamente legati alle loro radici culinarie ragion per cui quello che va per la maggiore sono pizze, bruschette, piatti di pasta veloci ecc.

Infine ecco alcuni consigli (a mio parere fondamentali):

1. Indossate sempre protezioni per i capelli, come cappelli o retine questo porterà i clienti a scegliervi.
Una buona biglietto da visita è sempre gradito e ne andrà della vostra nomea.

2. Siamo nell’era tecnologica ed i social network sono fondamentali, quindi… utilizzateli!
Promuovete la vostra attività tramite Instagram, Facebook, Twitter e qualsiasi altro social network che conoscete. Se ne avete la possibilità, assumete qualcuno che si occupi della vostra propaganda pubblicitaria.

3. La posizione è fondamentale! È vero potete spostarvi a vostro gradimento, ma se vendete dolciumi è consigliabile scegliere zone dove, ad esempio, si vendano cose salate: aumenterà la vostra probabilità di vendita.

4. Pensate al food truck come un vero e proprio ristorante, non come un qualcosa di blando, la ricercatezza e la cura dei piatti, per quanto è possibile, in questo settore verrà sicuramente apprezzata.

5. Considerate oltre l’investimento iniziale anche la manutenzione del vostro camioncino: olio, revisione, gomme. Tutto deve essere sempre in regola, ben curato e pulito.

Indietro
Indietro

Aprire un ristorante alle Canarie

Avanti
Avanti

I 10 ristoranti più belli del mondo