Street food a Napoli: tra arte e tradizione
In Italia, la prima attrattiva è l’arte e la seconda è senza dubbio il cibo.
Ogni regione e città d’ Italia possiede una cultura culinaria strabiliante e variegata.
Oggi è il turno della bella Napoli.
In un tour mistico tra le sue bellezze, da Castel dell’Ovo al Maschio Angioino, da una romantica passeggiata a Mergellina a San Gregorio Armeno, la via conosciuta per la grande e particolare esposizione di presepi e personaggi che lo compongono, tantissimi monumenti, posti suggestivi e stradine, non è difficile incontrare qui è lì, il cibo da strada.
In realtà mi verrebbe da dire che Napoli è lo street food.
Cos’è lo street food?
Prima di partire in questo interessante (e vi avviso, calorico) viaggio verso la cultura culinaria Partenopea, è importante definire lo street food.
Letteralmente, significa cibo da strada, ovvero quel cibo che si può facilmente acquistare e consumare per strada.
Il termine street food si abbina ad un altro termine molto popolare: il finger food, ossia quel cibo che si può mangiare esclusivamente con le dita, senza bisogno di posate.
Ma come nasce lo Street Food? Un tempo non tutte le case erano dotate di cucina, per questo motivo quasi tutti si recavano ai ristoranti dell’epoca dove si servivano zuppe, piatti di carne, pesce e si aveva anche la possibilità di dormire e ricoverare il proprio cavallo.
Di queste strutture ad oggi è possibile ammirarne i resti a Pompei ed Ercolano.
Più di 2000 anni sono passati ma, in occasione di feste di paese o sagre, non possiamo non notare che la tradizione è rimasta invariata.
Lo Street Food oggi è davvero popolare in Italia, da Nord a Sud, e continuano ad aumentare gli appuntamenti per chi ama le specialità da strada.
Quindi… ecco a voi i migliori street food di Napoli!!
Lo street food napoletano per eccellenza…
Ovviamente, che sia o meno street, il primo cibo che ci viene in mente pensando a Napoli è la pizza.
Conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo tanto che il 12° Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco nel 2017 l’ha proclamata, appunto, patrimonio Unesco.
La pizza a portafoglio a Napoli è un evergreen
Ma di cosa si tratta? E’ una pizza leggermente più piccola del normale e col cornicione meno spesso, che può essere ripiegata su se stessa e chiusa a mo' di portafoglio, così da essere facilmente consumata in giro. Non c’è un momento esatto per gustarla, c’è chi la mangia come spuntino pomeridiano o mattutino, chi per pranzo e chi per cena… insomma non esiste momento sbagliato per mangiar pizza.
Semplice, gustosa, ad oggi farcita in mille ingredienti diversi.
Ma la vera pizza napoletana è la margherita, alta, soffice e ricca di mozzarella e pomodoro.
Esiste un’altra variante di pizza, molto amata dai Napoletani, e non solo, la pizza fritta.
Composta da due dischi di pasta, sovrapposti l’uno all’altro e ripiena di ricotta, salame, ciccioli, mozzarella e pomodoro.
Ci sono tantissime pizzerie che vi offriranno questo street food, ma tra le più conosciute posso consigliarvi:
- Pizzeria Sorbillo piazza Trieste E Trento, 53, Via de Tribunali 37 o al Vomero in Via Luca Giordano 35.
- La Masardona, via Giulio Cesare Capaccio, 27 e Piazza Vittoria, 5
- La Figlia del Presidente, via Grande Archivio, 24
O più semplicemente.. trippa!
Questo piatto nasce dalla tradizione napoletana del ‘non buttar via niente.’
Ebbene si, la trippa di maiale, comunemente chiamata dal popolo partenopeo o’ pere e ‘o muss, è una delle specialità Napoletane.
È facilmente reperibile e viene venduta anche da carretti ambulanti posti ai lati dei marciapiedi, in zone estremamente trafficate.
Viene servita fredda con sale e tanto limone.
Ha un gusto davvero particolare ma, se non l’avete mai provata, e volete assaggiare questo gustoso e tradizionale spuntino, vi consiglio di recarvi a:
- Le Zendraglie, via Pignasecca 48
- Osteria Tripparia, via Fracanzano, 9b
- Da Gigino, rotonda di Via Nazario Sauro
- L’Antica Tripperia O’Russo, via S. Eframo Vecchio, 68
È abbastanza chiaro che più è sostanzioso e più ai Napoletani (e non solo) piace da morire.
Quindi ecco un’altra fantastica invenzione del popolo partenopeo.
La frittatina di pasta è una delle protagoniste assolute delle fritture a Napoli ed anche le sue versioni più moderne, allo stesso modo gustose, si rifanno alla cucina tradizionale partenopea.
Da mangiare come antipasto, o in sostituzione ad un vero e proprio primo piatto, è pensata per essere una monoporzione facile e veloce da mangiare mentre si passeggia tra le vie della città.
La pasta migliore per realizzare la frittatina è quella lunga, come spaghetti e bucatini, condite nelle maniere più svariate.
Nella versione classica il ripieno è composto da: pasta lunga, besciamella, provola, carne macinata e piselli, anche se alcuni locali hanno creato delle versioni con friarielli, genovese e pasta e patate.
Questo composto viene poi immerso in una pastella e…fritto!
Croccante fuori e morbida dentro ha conquistato davvero il cuore di tutti!
Ecco quindi alcuni posti che vi consiglio per mangiare frittatine di alta qualità:
- Pizzeria Di Matteo, via dei Tribunali, 94
- Rosticceria Imperatore, viale Colli Aminei, 66/B
- Pizzeria 50 Kalò, piazza Sannazaro, 201/B
- Pizzeria del Popolo, piazza mercato, 44
Di recente inventiva da parte di qualche coraggioso Napoletano, il panino con polpette e ragù si affaccia da non molto sulla scena dello street food napoletano, ma fa sposare due prodotti che sono intrinsechi nella cultura napoletana da sempre: polpette e ragù.
Questo street food unisce tradizione e innovazione.
Insomma, siamo sinceri… più che panino a Napoli si chiama cuzzetiello (ma pronunciato cuztiell), cioè la parte finale di uno sfilatino di pane, nello specifico il pane cafone, croccante e tondeggiante.
Oltre al ripieno di polpette e ragù, troverete tantissime varianti.
Dove trovarlo?
- Tandem, via Mezzocannone, 75
La famiglia Infante, che dagli anni 40’ produce taralli di prima qualità, detiene ad oggi, nel 2020, ancora il primo posto in quanto qualità in produzione di taralli.
È infatti negli anni 90’ che la famiglia sceglie di ampliare la produzione scegliendo così di dedicarsi anche ai gelati.
Casa Infante detiene quindi il primo posto sia per i gelati dal gusto unico, che per i taralli che posseggono ancora il sapore storico della tradizione partenopea.
In aggiunta, un altro grande produttore di taralli napoletani è Leopoldo che è stato il promotore del gelato al tarallo!
- Casa Infante, via Toledo, 258
- Tarallificio Leopoldo, via Foria, 202
Ed ecco un altro dei cibi da strada tipici di questa città.
Consiste in un cono fatto di carta con all’interno fritture di qualsiasi genere: zeppole, panzerotti, palle di riso, scagliozzi di polenta…
Ma c’è chi ci aggiunge verdure pastellate, come melanzane, zucchine, fiori di zucca ripieni di ricotta e passati poi nella pastella.. e, se avanza ancora un po’ di spazio, c’è anche chi aggiunge mini frittatine di pasta!
Esiste però un’altra variante del cuoppo di terra, e cioè ò cuoppo e’ mar e cioè una frittura completamente a base di pesce, composta da: alici fritte, baccalà fritto, pesci di piccola taglia, gamberetti e polipi.
Vengono poi (eventualmente) ulteriormente arricchiti con le zeppoline di mare, ossia pasta cresciuta con alghe, oppure con anelli di calamari e moscardini passati prima nella farina e poi in padella.
Una vera delizia!
Non è difficile trovare carretti ambulanti o ristoranti che vendono il ‘cuoppo’ ma, qui di seguito ve ne consiglio alcuni:
- Il Cuoppo, via San Biagio dei Librai, 23 | corso Garibaldi, 293 | corso Campano, 226 Giugliano in Campania
- Fiorenzano, via Pignasecca, 48
- La Padella, piazza Arenella, 21
E dopo tutte queste prelibatezze salate è arrivato il momento di passare ai dolci.
Oserei dire che il cibo più street a Napoli sono proprio i dolci.
La pasticceria napoletana è una vera e propria arte ed è parte integrante della storia e della tradizione della città, a partire dalle sfogliatelle.
Sia in versione riccia (di forma triangolare e preparata con la pasta sfoglia) che frolla (di forma rotondeggiante e fatta con la pasta frolla), la sfogliatella è uno dei dolci tipici della pasticceria campana. Ma qualunque sia la vostra preferenza, il ripieno è uguale per entrambe: ovvero, ricotta, semolino e frutta candita. Perfetta a colazione, si può gustare anche come dessert o spuntino davvero goloso.
Potete gustare alcune delle migliori sfogliatelle qui:
- Attanasio, vico Ferrovia, 1-4
- Scaturchio , piazza S. Domenico Maggiore, 19
- Pintauro, via Toledo, 275
Tranquilli, non ho dimenticato il babà; Il dolce simbolo di Napoli.
Si tratta di un dolce di pasta lievitata che necessita di lunghi tempi di lievitazione per essere perfetto. Importante poi dosare bene la bagna di Rum: il babà non deve essere né secco né troppo bagnato. Si può realizzare sotto forma di torta con un buco o in forma street, cioè in monoporzione perfetto da gustare in giro.
- Pasticceria Madonna, via Fulco Ruffo di Calabria (zona aeroporto di Capodichino)
- Pasticceria Mignone, piazza Cavour, 145
- Scaturchio, piazza San Domenico Maggiore, 19
Conclusione
La peculiarità dello street food napoletano sta nella poca difficoltà a trovare cibi unici del territorio di eccelsa qualità ad un prezzo davvero minimo.
Ad esempio, la pizza a portafoglio o le sfogliatelle non costeranno mai più di 1 € / 1.50 €
Davvero un ottimo rapporto qualità/prezzo per un viaggio culinario nelle tradizioni napoletane che vi accompagnerà per tutta la vostra visita!