Aprire un ristorante in Portogallo: tutto ciò che devi sapere
Sarà il sole che splende tutto l’anno o il clima accogliente. Sarà la vita che scorre tranquilla o il costo che è inferiore rispetto al resto dell’Europa, ma negli ultimi anni il Portogallo è diventato la meta di chi vuole cambiare “pagina”.
Giovani, famiglie e pensionati, soprattutto dall’Italia, vanno a vivere in Portogallo. La capitale, Lisbona, è senz’altro la scelta più ambita di tutti i pensionati, mentre Porto, Faro e Algarve sono mete prettamente giovanili.
Prima di fare qualsiasi cosa è necessario sapere che per i primi tre mesi non si ha bisogno di nessun visto, se invece l’intenzione è quella di restare è necessario chiedere un certificato di registrazione al Comune dove si vuole vivere per formalizzare la propria permanenza.
Questo certificato vale 5 anni e per richiederlo si hanno 30 giorni di tempo dallo scadere dei tre mesi. Una volta trascorsi i 5 anni è possibile richiedere il Certificato di Residenza Permanente.
Perché aprire un ristorante in Portogallo?
Trasferirsi a vivere in Portogallo ha numerosi vantaggi fiscali per gli imprenditori. Per chi vuole tentare la fortuna sono molte le attività legate per lo più alla ristorazione.
Ecco 3 motivi che ti faranno credere che il Portogallo è il posto giusto per investire!
1. Consulenza necessaria
La burocrazia portoghese è molto simile a quella italiana, infatti per completare le iscrizioni necessarie per avviare un’impresa è consigliabile rivolgersi ad un commercialista.
Una consulenza legale esperta è anche necessaria per sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali e commerciali e per dare un senso a tutte le norme e i regolamenti. Molti stranieri chiedono l'aiuto anche di un intermediario, che funge da figura di raccordo tra loro e la burocrazia.
2. Regime fiscale per residenti non abituali
In Portogallo esiste un programma di esenzione con residenza permanente con un minimo di 183 giorni per gli stranieri e agevolazioni per persone fisiche e società che hanno intenzione di trasferire la propria residenza fiscale in questo paese.
Non bisogna quindi considerare il Portogallo un paradiso fiscale ma un luogo dove si paga quasi il 50% in meno di tasse in confronto all’Italia. Il programma, chiamato “Non Habitual Residence Program” (N.H.R.P.), permette di ottenere l’esenzione fiscale per 10 anni.
Invece, con il permesso di soggiorno per investimenti, è possibile ottenere dal governo il rinnovo della Golden Visa a tutti coloro che intendono investire in Portogallo.
Tale misura è rivolta a cittadini non facenti parte dell’unione europea per consentire loro la realizzazione di imprese e attività nel paese.
Per poterla ottenere è necessario aver aperto un’impresa individuale o di società in Portogallo da almeno 5 anni. Il permesso di soggiorno per investitori è rinnovabile per ulteriori 3 anni nel caso di mantenimento dell’investimento o donazione a seguito del rilascio di un nuovo Nulla Osta da parte del Comitato IV4I.
Se venissero a mancare i requisiti per il rinnovo sarà possibile chiedere la conversione in altra tipologia di permesso di soggiorno (ad es. lavoro) nel caso in cui si sia in possesso dei relativi requisiti di legge.
Tra i vantaggi del regime fiscale per i residenti non abituali la tassazione prevede un’aliquota fissa del 20% sul lavoro dei liberi professionisti, cioè dalle attività considerate di “valore aggiunto” come medici, architetti, ingegneri, artisti e consulenti vari.
Il regime fiscale per le imprese prevede invece un’aliquota IRC del 17% fino a un reddito di 15.000 euro e del 23% oltre 15.000 euro.
Per le persone fisiche non residenti in Portogallo si tassano solo i redditi percepiti in territorio portoghese con un’aliquota d’imposta generale del 25%.
3. La ristorazione è un settore florido in Portogallo
Considerando che il Portogallo ogni anno è visitato da più di 20 milioni di turisti, avviare strutture ricettive come case vacanze e B&B o aprire un ristorante o un bar potrebbero rivelarsi delle scelte vincenti.
In base alle vostre competenze chiedetevi quale valore aggiunto potete fornire in Portogallo e come riuscirete a differenziarvi dagli altri. L’IVA standard in Portogallo è del 23%, mentre scende al 13% nella ristorazione.
Informazioni utili e consigli sullo stile di vita in Portogallo
Se volete aprire un’attività in Portogallo il tipo di investimento da fare dipende molto dal settore che avete scelto, ma dovete considerare:
il costo per registrare un’attività aziendale che va da 300 a 360€;
il capitale sociale da versare;
il pagamento delle consulenze contabili e legali;
i tributi mensili;
l’imposta municipale e l’Iva;
il canone di affitto di uffici o locali e spese di utenze;
le varie polizze assicurative;
gli stipendi dei dipendenti qualora doveste assumerne;
il rilascio del visto per imprenditori immigrati del costo di qualche migliaia di euro;
i costi pubblicitari.
Come già accennato in Portogallo si vive abbastanza bene, la ristorazione è un settore molto sviluppato e troviamo diverse categorie di ristorante. Ma il cibo prediletto è il pesce. I menu di pesce oscillano tra i 30 € e i 60 €. Troviamo anche molti ristoranti più economici e fast food.