Cultura aziendale: che cos'è e come crearla nel tuo ristorante

Immagina il tuo ristorante come una grande scacchiera: chi è il re?

Naturalmente tu: la partita finisce solo quando perdi.

Qualsiasi business può essere paragonato ad una partita di scacchi: l’imprenditore deve avere il mindset giusto per elaborare una strategia vincente, esattamente come i giocatori.

Il pezzo più forte degli scacchi però è la regina: chi è? 

No, non è la cucina del tuo ristorante. Ma la tua cultura aziendale. 

Che cos’è la cultura aziendale?

L’insieme dei valori che vuoi esprimere con la tua azienda, cioè i comportamenti che tu e i tuoi dipendenti adotterete.

La vision, cioè gli obiettivi a lungo termine dell’azienda e la mission, gli obiettivi a breve termine. Ossia tutte quelle attività che servono a costruire la tua visione a lungo termine.

Senza un’efficace cultura aziendale il tuo ristorante e le strategie che hai in mente potrebbero avere vita molto dura.

Quindi abbiamo chiesto ai nostri consulenti, Francesco Fravega e Sergio Amaral Fernandes, di discuterne in una diretta  sul nostro canale Youtube: in questo articolo troverai un riassunto della loro chiacchierata.

Perché hai bisogno di una cultura aziendale?

Il primo vantaggio concreto è che puoi posizionare la tua azienda sul mercato in modo forte e netto: probabilmente non piaceresti a tutti, ma riusciresti a fidelizzare quelli che credono nei tuoi valori. 

Riusciresti così ad attrarre nuove persone, generando curiosità in chi non era orientato alla tua visione

Il concetto di cultura aziendale è astratto ma ha dei risvolti concreti quindi proviamo a fare un esempio concreto partendo da due tipologie differenti di locali per capire nel dettaglio.

Sergio ha confrontato una gelateria tradizionale con una healthy (salutare) durante un viaggio a Malta.

Nella gelateria healthy c’erano pochi gusti ed il gelato non era così buono, mentre in quella tradizionale era possibile trovare una variegata selezione molto più gustosa.

Solo una delle due gelaterie aveva una lunga fila fuori, quale delle due, la gelateria healthy o la tradizionale?

La gelateria healthy. 

Perché? Si tratta di un gelato sano, povero di calorie: la sensazione del cliente è quella di concedersi un piacevole dolce senza far del male alla propria salute.

Investire in locali che sposano filosofie healthy è un trend in aumento, soprattutto tra i giovanissimi che sempre più spesso sentono il bisogno di creare dei modelli di business con dei valori e che possano creare un cambiamento, che abbiano un impatto sociale.

Al giorno d’oggi prima di fare marketing bisogna avere una solida cultura aziendale: si devo chiarire i valori che muovono le scelte dell’azienda, i dogmi che permettono di scindere tra scelte sbagliate e scelte giuste.

Nel caso di una gelateria healthy, per esempio, la cultura aziendale potrebbe sposare i valori della sostenibilità e scegliere packaging ad impatto zero, o di devolvere parte dell'incasso a organizzazioni che si occupano della tutela dell’ambiente.

Decisioni pratiche che nascono da una solida cultura aziendale e che possono anche essere raccontate all’esterno e diventare un’importante leva di marketing, una modo per differenziarsi dalla concorrenza.

Contesti del genere sono anche fortemente attraenti per i giovani talenti: più ricerche dicono che cercano un lavoro dove possano esprimersi e avere un impatto positivo sulle persone e l’ ambiente.

Perché la cultura aziendale incrementa il fatturato

Quando il team abbraccia la cultura aziendale ed è in linea con i valori che muovono l’azienda tra dipendenti e brand si creerà una sintonia particolare: un legame che andrà oltre il contratto di lavoro. Il dipendente o la dipendente non si presenterà al lavoro solo per riscuotere lo stipendio, ma perché penserà che il suo lavoro è importante, che possa fare la differenza. Questo atteggiamento positivo migliorerà la qualità del suo lavoro, i suoi rapporti con la clientela che sarà disposta a spendere di più.

Quando il team apprende la cultura aziendale, indossa il brand: il cliente lo percepisce e il fatturato aumenta insieme alle aspettative. 

È proprio il caso della gelateria di cui abbiamo appena parlato: il messaggio comunicato dall’azienda è contagioso e polarizzante.

Inoltre Francesco ci spiega cosa ha notato nella sua esperienza: un dipendente che ha sposato i valori del tuo brand prenderà decisioni corrette e in modo veloce al tuo posto, aumentando così la produttività.

La ristorazione non è solo somministrare dei pasti

  1. Chiarisci i tuoi valori e la tua gerarchia delle priorità aziendali sulla base di essi

  2. Spiega ai tuoi dipendenti perché sono importanti in modo che possano sentirli affini

  3. Sii coerente

Fai attenzione quando selezioni il personale: se vuoi aprire una gelateria healthy ma scegli personale che fuma davanti ai clienti è un autogol.

Sergio ci ha raccontato di una riapertura a Mugello: il lavoro non deve essere sacrificio.

È riuscito a divertirsi sul posto di lavoro vivendo i momenti di stress senza l'ansia da prestazione: come? Grazie al team, perché fa la differenza.

Fare ristorazione è avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente, non solo servire piatti a tavola.

7 step per creare la cultura aziendale e costruire l’identità del brand

  1. Non cadere nella trappola del demone dei numeri

  2. Evita il rischio disinnamoramento

  3. Costruisci una visione attrattiva che faccia innamorare il tuo team

  4. Premia il team con le esperienze

  5. Fai brainstorming

  6. Il sogno da solo non basta

  7. Il segreto di Francesco


1. Non cadere nella trappola del demone dei numeri

Francesco racconta che spesso molti brand scrivono un manifesto con i loro valori ma nella realtà trattano la persone come numeri. 

Rimani umano e tratta le persone come persone, ascolta i loro bisogni e lavora sulla loro gratificazione.

2. Evita il rischio disinnamoramento.

Se tratti le persone come numeri corri il rischio di non trovare personale e di non riuscire a fidelizzare la clientela. Sappi che oggi i giovani non si adattano e fanno presto a cambiare. Come dicevamo qualche riga sopra oggi le persone, in particolare i giovani, sentono il bisogni di partecipare al cambiamento, di essere attivi nel creare il loro mondo dei sogni, anche scegliendo quale gelateria frequentare.

Sergio ci spiega che un brand forte con una cultura aziendale definita non ha bisogno di dipendenti che dicano: ”Sissignore!” , ma di persone intelligenti con spirito critico, in linea con la cultura aziendale del brand in grado di lasciare la loro impronta.

Come evitare dipendenti automi del : Sissignore!”

Condividi con i dipendenti i successi, i numeri e risultati del loro lavoro, ti aiuterà a coinvolgerli: le persone vogliono comprendere cosa accade. 

3. Costruisci una visione attrattiva che faccia innamorare il tuo team.

Crea una visione a medio lungo-termine con un obiettivo ambizioso, altrimenti il lavoro diventa routine. 

Allarga il bagaglio delle esperienze: se parti col presupposto di offrire un miglioramento continuo ai tuoi dipendenti e formazione costante lavoreranno meglio e più motivati.

4. Premia il team con le esperienze 

Niente motiva più di un premio. Una volta che hai creato degli obiettivi raggiungibili crea dei premi, degli incentivi che possono essere di 3 tipi: 

  • formativi: corsi di formazione, stage ecc.

  • pecuniari: premi in denaro (quasi sempre i più apprezzati)

  • materiali o esperienziali: oggetti tecnologici o per la casa oppure esperienze

Nel caso in cui qualcuno decida di andare via, cerca di chiudere il rapporto lavorativo in positivo, ringrazia ed augura il meglio ed anche in questo caso un regalo di fine collaborazione non sarebbe una cattiva idea.

Anche se la persona non lavorerà più con te ti farà un'ottima pubblicità e in alcuni casi potrebbe aiutarti a trovare nuovi dipendenti.

5. Fai brainstorming

Coltiva la creatività di gruppo. Confrontati con il tuo team e ascolta i loro punti di vista, le loro idee e i loro bisogni.

Sergio racconta che organizza incontri al di fuori del luogo di lavoro, dove invita i propri collaboratori a parlare liberamente; è modo per far sì che i nodi vengano al pettine.

Se ci sono delle problematiche, delle animosità se ne parla, si ascoltano le voci fuori dal coro e si cerca di risolvere i conflitti di trovare un compromesso, un punto d’incontro.

La cultura aziendale non è una prigione, è un parlamento dove tutte le minoranze hanno la facoltà di parlare.

Stimolando un confronto riuscirai a rafforzare i legami e diffondere i tuoi valori, soprattutto con le persone con cui ci sono problemi. Chi ha più esperienza deve andare incontro agli altri e non tenersi tutto per sé.

6. Il 'sogno' da solo non può funzionare

Il successo è una conseguenza di quello che fai e di come lo fai, non è una ricerca. 

Il sogno si realizza a partire dallo studio di fattibilità, da un'analisi preventiva del tuo progetto prendendo in considerazione tutti i fattori: dove, quando, chi, perché…

Un’azienda appena nata, se ha fatto uno studio di fattibilità e ha capito che la sua idea può funzionare, dovrà solo usare i giusti strumenti per dare vita alla sua idea di locale ed iniziare a fatturare.

Uno studio di fattibilità fatto con professionalità ti permette di destinare una parte del budget alla sperimentazione, così potrai capire nel pratico se un’idea specifica può essere profittevole o meno senza compromettere l’intera azienda, ma solo una parte di capitale che avevi preventivato di poter perdere.

Non ci sono sogni giusti o sbagliati, ma ci sono sogni profittevoli e sogni così così e sogni che ti potrebbero portare alla bancarotta , lo studio di fattibilità ti serve a definire quale tipo di sogno è il tuo.

E ricorda, a volte, se le cose non vanno come credi è solo una questione di tempo; il monopattino esiste dal 1800 ma è diventato un mezzo di trasporto di larga diffusione solo secoli dopo.

Un esempio è quello di un’azienda appena nata ma supportata dagli strumenti necessari per realizzare la big idea. Un’azienda infatti deve essere solida per creare spazi dove si può anche sbagliare.

Il sogno non è giusto o sbagliato, ma è influenzato da molti fattori. Ad esempio quello del tempo. Nel 1800 una signora girava già col monopattino, ma era fuori tempo. Soltanto secoli dopo è diventato di comune utilizzo.

Il tempo quindi è uno dei parametri per cui va valutata l’impresa e la cultura aziendale che vuoi trasferire.

7. Il segreto di Francesco

Francesco ci lascia un insegnamento finale: cerca i punti di intersezione che mettono insieme obiettivi aziendali e personali della singola persona.

Il tuo potere deve essere legittimato dal team: il management deve essere autorevole, ma non autoritario e il tuo gruppo di lavoro deve riconoscere in te una figura di leader, di guida.

Adegua la cultura aziendale al mondo che cambia.

Per la prima volta assistiamo a un’inversione di rotta rispetto al passato: i nativi digitali, di solito giovanissimi, insegnano ai più adulti. 

I titolari di molte aziende si nascondono dietro la scusa “ho sempre lavorato così”, si ostinano a non cambiare e con questo atteggiamento sono destinati a fallire.

Il concetto di ristorante è cambiato: non c’è più solo il ristorante dove ci si siede, ci sono gli home restaurant, le dark kitchen e molto altro.

I valori di un’azienda rispecchiano la persona che l’ha creata ma devono adattarsi al mercato: la visione della tua azienda, la tua cultura, la devi pilotare, plasmare.

Non puoi guidare sempre nella stessa direzione senza mai girare a destra o a sinistra.

La tua visione deve essere più larga e deve comprendere la cultura aziendale, la mission e deve essere al passo con il mondo che cambia. 

Poniti queste domande: 

  • Sto andando veramente nella direzione giusta? 

  • I valori di X anni fa mi appartengono ancora? 

  • I valori che comunico mi appartengono veramente? 

Non possiamo essere troppo vincolanti: il mondo è diverso, è diventato piccolo. C’è più esperienza. Le nuove generazioni hanno accesso a un bacino di informazioni più grande delle precedenti generazioni.

Abbiamo visto quindi come la cultura aziendale sia la regina della strategia del tuo ristorante, ma gli altri pezzi della scacchiera quali sono? 

Ti suggerisco di leggere la nostra guida, Aumenta i profitti del tuo ristorante con questi 4 consigli pratici.

Avanti
Avanti

I 5 clienti più difficili da accontentare nel tuo ristorante e come gestirli