Come creare il logo di un ristorante? Consigli ed errori tipici

Intervista ad Eleonora Anzini Senior Brand e Web Designer

1 - Stiamo per aprire un ristorante, o lo abbiamo già aperto, perché dovremmo dedicare tempo e denaro allo studio di un logo?

Il logo è l’immagine del ristorante e, già dal primo sguardo, il cliente matura una sua prima impressione e si fa un'idea sull’attività che ha davanti, il tutto nel giro di davvero poco tempo. 

Il logo deve contenere i valori dell’attività di cui ci occupiamo e rispecchiarli. Come direbbe Jeffrey Zeldman: “Content informs design; design without content is decoration.”, il contenuto viene prima del design; il design, senza contenuti, non è design, è decorazione.

Per quel che riguarda i ristoranti lo studio del brand dovrebbe, di conseguenza, sposarsi e definire anche il carattere degli interni: è mai capitato a nessuno di scegliere un prodotto in mezzo a una moltitudine solo per la sua etichetta più bella ed accattivante?

La ristorazione è un mondo a parte per moltissimi aspetti, ma per quel che riguarda l’immagine il discorso non è molto diverso.


2 - I loghi sono tutti uguali?

Ovviamente no, e ogni giorno ne abbiamo più di una conferma… 

Un logo ben fatto e di qualità è riconoscibile e viene ricordato con più facilità: il logo di un ristorante non fa eccezione.


3 - Secondo te è possibile creare un logo senza avere un’idea? Ci puoi spiegare come si concepisce un logo?

In fin dei conti il cliente potrebbe non necessariamente avere una specifica “idea grafica” in mente, ma senza dubbio dovrebbe sapere bene cosa vuole trasmettere, si tratta della SUA attività, che, in particolare per un ristoratore, spesso coincide con buona parte della sua vita. 

Spetta al lavoro del designer tradurre in immagine ciò che il ristoratore vuole comunicare con, nel e attraverso il suo ristorante.

Siamo qui apposta, voi fateci felici col vostro cibo :)


4 -  Ok quindi ora che abbiamo capito chi siamo, cosa facciamo e dove vogliamo arrivare, tu sintetizzi il tutto in un logo. Quali sono gli step che segui?

Personalmente prima di iniziare qualsiasi studio di logo conduco un’intervista al cliente in cui cerco di capire: target, riferimenti, stile, mood, e tutte le informazioni che possono servirmi per andare nella giusta direzione. 

Successivamente procedo con lo studio del logo vero e proprio. 

Quando la bozza del logo è pronta la presento al cliente, accompagnata dalle motivazioni che mi hanno spinto a fare determinate scelte stilistiche. Nel momento in cui viene approvata procedo con la definizione finale del logo e successivamente con la declinazione di tutti i materiali che servono al cliente… ed il brand è servito!


5 - Quanto sono importanti forme, colori e font e perché?

Sono fondamentali, direi. 

Forme, font e colori stabiliscono il carattere di un logo ed è come se dirigessero il cervello dei consumatori in una direzione anziché in un’altra. 

È importantissimo conoscere il mercato di riferimento o l’ambiente su cui andrà a operare il nostro cliente proprio per questo: l’immagine cambierà moltissimo se parliamo di un ristorante di alta fascia o di un furgoncino per lo street food.

È uno dei motivi per cui è importante capire bene su cosa stiamo andando a lavorare.


6 - Quanto è importante il fattore emozionale nella creazione di un logo?

Questa domanda si lega alla domanda precedente perché, dietro allo studio dei loghi c’è (o dovrebbe esserci), un’analisi approfondita degli aspetti psicologici che coinvolgono l’insieme del branding. 

Più il logo è in grado di suscitare un’emozione, più sarà riconoscibile e memorabile e, quindi, efficace.


7 - Ho sentito parlare di cose come logo concept e pay off di che cosa si tratta?

Il logo concept è tecnicamente proprio il concetto che vogliamo rappresentare con il nostro logo: ad esempio un ristorante stellato potrebbe trasmettere attraverso il suo logo eccellenza e innovazione.

Il payoff è quella breve frase che a volte accompagna i loghi. Faccio volontariamente un esempio che potrebbe stridere con un sito di ristorazione, ma sarà sicuramente efficace: il payoff - o tagline - è la frasetta “I’m lovin’ it” che accompagna il logo del McDonalds! 

8 - Quali sono le caratteristiche da tenere a mente per creare un logo professionale e funzionale?

Qualunque sia la scelta creativa nel disegnare un logo, questo dovrebbe includere le caratteristiche di base che lo rendono un logo efficace: semplicità, originalità, versatilità, riconoscibilità, l’essere in linea con il target di destinazione ed essere memorabile, ovvero facilmente ricordabile.


9 - Che cosa, invece, dobbiamo evitare di fare?

Pensare che un logo “semplice”, minimale, pulito, lineare sia meno efficace (o meno studiato) di un altro visivamente più “complesso”, con più ghirigori, colori, elementi, spesso messi solo per fare volume, non per un motivo funzionale.
Un logo deve funzionare… e il mio motto personale è “less is more” :)


10 - Queste erano tutte indicazioni generiche valide per ogni tipologia di logo ma, nello specifico, se parliamo di loghi per la ristorazione cosa si deve tenere a mente?  

Ti occupi di grafica e creazione di loghi da 19 anni, hai riscontrato dinamiche che funzionano in particolare per la ristorazione? (se riuscissi a fare degli  esempi pratici sarebbe figo).

La ristorazione è sicuramente un mondo a sé ma, per alcuni aspetti, non si discosta di molto da altri ambienti. 

Negli anni ho imparato che si può essere super professionali o anche ironici anche nel mondo della ristorazione, mantenendo però sempre il punto fermo che il cibo è una cosa mooolto seria :)

Mi è sempre piaciuto giocare sulla storia dei posti e sul loro carattere. Trovo che sia una chiave di volta vincente sia dal punto di vista del ristoratore - che si riconosce davvero nel suo logo - che del cliente - che ricorderà e collegherà immediatamente quel logo a quel locale.

Ti faccio 3 esempi tra i loghi a cui ho lavorato nell’ambiente della ristorazione:

  • il logo per una trattoria/braceria (o bettola, come amavano chiamarla loro): il proprietario - un amico, in realtà - aveva ben in testa quello che voleva venisse rappresentato nel suo logo, e la mia interpretazione grafica ha fatto il resto. A mio parere interessantissima, e vincente, è stata la scelta di puntare tutto sull’immagine senza accompagnarla su nessun materiale al nome del ristorante: https://www.eleonoraanzini.com/project/il-testamento-del-porco/

  • un ristorante di pesce, il cui nome mi ha permesso di riprendere lo strumento classico per la pesca - un uncino - ed inserirlo nel logo, utilizzando i colori tipici del mare e riprendendo tutti questi elementi nel branding  e nell’arredamento del ristorante:

    https://www.eleonoraanzini.com/project/unto/


11 - Qual è il peggiore errore che un ristoratore, o ristoratrice, può fare creando un logo?

Non so fare una classifica dei “peggiori” errori, ma copiare l’immagine dei competitor si guadagna probabilmente un posto sul podio. 

Ho sempre ritenuto l’unicità come un valore aggiunto, e uscire dalla massa e farsi riconoscere è la chiave per rimanere impressi in un mondo in cui siamo bombardati da immagini e offerte di tutti i tipi.


12 - Sempre meglio affidarsi ad un professionista ma nel caso si volesse provare da soli/e avresti dei consigli da dare?

Nel caso in cui ci si voglia cimentare da soli posso consigliare solo di dedicare preventivamente il giusto tempo ad un’analisi vera e propria di ciò che vogliamo raggiungere e come vogliamo farlo. 

Non demonizzo l’homemade ma va considerato che ha le sue criticità nel tempo. 

Un esempio banale: tu sei ristoratore e hai fatto il tuo logo con Word (sì, succede anche questo) e un’importante manifestazione ti chiede la versione vettoriale (scalabile e stampabile in alta definizione) per stamparlo enorme su un manifesto: a parte che probabilmente - e giustamente - tu neanche sai cos’è un file vettoriale, ora come fai? 

Quindi se proprio volete fare da soli ok, ma almeno sul finale affidatevi a un professionista che possa riprendere la vostra idea e farne dei file che poi potrete utilizzare e condividere con orgoglio con il mondo esterno :)


13 - Se invece abbiamo già messo nel nostro business plan la spesa per un professionista del brand designer come facciamo a riconoscerlo/a riconoscere un professionista? Esistono designer specializzati nella ristorazione?

Certamente esistono, e il primo modo per capire se un designer fa al caso nostro è il metodo classico: osservare i suoi lavori e capire se sono in linea con il nostro stile. 

Come per la ristorazione, anche i designer hanno le loro caratteristiche distintive… in pratica la tecnica vincente è di annusarci  come i cani.

Se ci piace quello che vediamo probabilmente “it’s a match!”. 

Facciamo un colloquio e vediamo se ci troviamo in linea, ricordiamoci sempre che ci deve saper rappresentare, quindi per prima cosa dobbiamo sentirci a nostro agio e sicuri!


14 - Ora parliamo di una nota “dolente”: i costi e tempistiche! Ci sono dei costi standard o il prezzo è variabile, come facciamo a capire che è onesto? Quanto tempo ci  vuole per creare un logo? Lo so domanda spinosa chiedo venia.

I prezzi di un logo, come quelli di un vino, non sono standard. 

Se vogliamo definire una forbice che taglia fuori da un lato cugini, nipoti, amici di amici e dall’altro agenzie super-spaccone e blasonate, diciamo che un prezzo medio, secondo me, oscilla dai 600 ai 3000 euro. 

Questo comprende i tempi di un’analisi approfondita, bozze, revisioni e consegna del logo finale in tutti i formati necessari.

I tempi sono variabili ma, in media, a meno che il designer non lavori solo per voi, vanno considerati tra i 10 e i 25 giorni lavorativi, per un lavoro completo e ben fatto. 


15 - Sul tema logo ho finito le domande, pensi che io mi sia dimenticata di qualcosa o vuoi aggiungere altro?

Direi che abbiamo già detto molto :) Per qualsiasi dubbio potete trovarmi sulla mia pagina web: https://www.eleonoraanzini.com


16 - Fuori programma: visto che questo è Ristorante da Sogno, come cliente, qual è la tua idea di ristorante ideale, quali sono i punti che ti fanno scegliere un locale piuttosto che un altro?

Viaggio molto, la mia base è tra Terni (Umbria) e Berlino, e non di rado mi piace provare dei ristoranti anche da sola, per assaporarne a pieno il mood, oltre al cibo in sé. 

Questo mi permette di apprezzare quindi la qualità del cibo - che è sicuramente fondamentale - ma anche l'atmosfera di un locale, le sensazioni, suoni, odori, tutti gli elementi che rendono le esperienze uniche e non banali.

Lo step fondamentale, nel design e nella vita “reale”, è uscire dalla massa e distinguersi.

Grazie per il tuo tempo Eleonora.

Grazie a te!

CONOSCIAMOCI!

Mi chiamo Eleonora, sono una graphic designer professionista e ho base tra Terni e Berlino, anche se lavoro in modalità remota con clienti da tutto il mondo.
Ho più di 19 anni di esperienza di grafica e web design e ho un’eccellente competenza nel design di loghi, creazione del brand, immagine coordinata, design di materiali stampa; sono inoltre esperta di WordPress e sono parte della Community WordPress internazionale.
Alcuni esempi del mio lavoro possono essere visionati nel mio portfolio online www.eleonoraanzini.com, suddiviso nelle macroaree di Brand design, Print design (& packaging) e Web design.

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