The Devil in the Kitchen di Marco Pierre White: l’illuminante biografia dello chef dannato

Noto chef stellato, il mago dei fornelli che ha prima rivoluzionato la cucina britannica e poi quella mondiale. L’enfant terrible capace di rendere sempre più fluido il confine tra genio e follia, tra standard e anticonformismo.

Chi è Marco Pierre White?

Marco Pierre White è nato nel Regno Unito, a Leeds, l’11 dicembre 1961.

È uno dei migliori cuochi al mondo, vera istituzione della cucina moderna e grande maestro.

Nel 1994, a 32 anni, White divenne il più giovane chef a ricevere tre stelle Michelin, ma non solo, era anche il primo chef britannico a ricevere il riconoscimento.

Crea e trasforma piatti alla velocità di un fulmine, ma è anche un uomo affascinante e sicuro di sé.

Marco Pierre White ha lasciato le cucine per diventare un ristoratore di successo, aprendo decine di locali, sia da solo, che con personalità di spicco come Michael Caine, il fantino Frankie Dettori e Damien Hirst.

Insieme a Jimmy Lahoud , fondò la White Star Line Ltd, ed operarono insieme per diversi anni prima di concludere la loro partnership nel 2007.

Si è poi ritirato in campagna, vicino a Salisbury, per allevare maiali, pescare, coltivare l’orto, occuparsi dei quattro figli e lasciarsi alle spalle la dura vita dei fornelli.

È diventato anche una star televisiva, giudice di programmi famosissimi come Hell’s Kitchen.

Fu proprio in una di queste puntate che conobbe Gordon Ramsay, il quale ha cercato di imparare molto da lui e di carpire quanti più segreti possibile. Ha pianto anche per una sfuriata del grande White e non è facile far piangere Ramsay!

Durante la sua prima carriera lavorando nella cucina di Harveys, White espelleva regolarmente i clienti dal ristorante se si offendeva ai loro commenti ai suoi piatti o altro.

White ha annunciato il suo ritiro dalla cucina nel 1999 e ha cucinato il suo ultimo pasto per un cliente pagante il 23 dicembre alla Oak Room.

Ha anche restituito tutte le sue stelle Michelin!

Il libro: recensione di “The Devil in the Kitchen”

Leggere “The Devil in the Kitchen” è immergersi in un loop di emozioni.

Lo chef catapulta il lettore in un turbine di episodi, emozioni, pensieri, sensazioni che ti avvolgono.

Non parla solo di come si svolge il suo lavoro e della sua vita, ma di come organizzava il suo lavoro, come nasceva l’ispirazione per i suoi piatti, il suo rapporto con la clientela e con le guide Michelin, che non è mai stato tutto rose e fiori.

Il libro si apre con l'introduzione di Andrea Petrini, giornalista italiano, osannato all'estero tanto che il Time lo ha definito "divinità del cibo", scritta appositamente per l'edizione italiana e si chiude con 9 ricette originali di Pierre White.

Un aneddoto che dovete conoscere prima di leggere questo libro è che, alla fine degli anni Ottanta, James Steen lavorava come giornalista di cronaca scandalistica, telefonò all’Harveys per parlare con White.

Rispose un maître d’hôtel che, con marcato accento francese, cominciò a lamentarsi dello chef descrivendolo come “un mostro, un pazzo, un incubo di datore di lavoro”.

Il maître d’hôtel non era altro che lo stesso White. Il loro rapporto ebbe inizio quel giorno.

E il libro che leggerete è anche opera di James Steen. Alcune curiosità presenti nel libro riguardano alcuni episodi della sua vita, cose accadute durante il lavoro, tipo aver rovesciato del riso bollente addosso a un collaboratore.

Più volte avrebbe mostrato una rabbia incontenibile davanti a qualche piccola negligenza del suo entourage.

Ma non è finita qua, il suo fascino di ‘bello e dannato’ gli avrebbe permesso di sedurre una cliente.

5 curiosità sul diavolo delle cucine

  1. Il suo nome, Marco, tradisce origini italiane: la madre dello chef, infatti, è originaria del Belpaese e il padre è di origini britanniche.

  2. Ha avuto tre compagne: ha sposato Alex McArthur (l’unica donna che ha mai amato, come riferito al Telegraph) nel 1988, si sono separati nel 1990. Poi è stata la volta di Lisa Butcher e, infine, è arrivata la terza coniuge, Mati Conejero. Quest’ultima è stata sua moglie dal 2000 al 2007.

  3. Tra i suoi allievi più noti ci sono numerosi chef.

  4. Nell’ambiente si vocifera che il suo carattere sia tendente al maniacale.

  5. Dopo la pensione inizia una carriera televisiva e nel 2019 è stato giudice di Masterchef Italia.

La carriera televisiva di Marco Pierre White

Dalla seconda metà degli anni 2000 inizia la sua carriera televisiva. Nel 2007 viene scelto come giudice nella versione inglese del programma televisivo Hell’s Kitchen, a cui aveva partecipato anche Gordon Ramsay.

Dal 2011 è un volto noto di MasterChef Australia, dove partecipa per svariate edizioni nella veste di giudice. Nel 2013 è stato il giudice principale di MasterChef Australia: The Professional, dove a sfidarsi sono dei cuochi professionisti ed, infine, nel 2015 ha avuto anche uno show tutto suo intitolato: Marco Pierre White's Kitchen Wars.

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