Ristoranti del futuro: scopri l'evoluzione della ristorazione

Prima di parlare del futuro dei ristoranti, sarebbe opportuno citare i vari passaggi storici che hanno portato il concept ristorante ad essere quello che è oggi.

Siete pronti per tuffarvi nel mondo del food?

La nascita del ristorante moderno è frutto dell’elaborazione sociale e culturale del “concetto” del ristorante, già esistente parecchio tempo prima.

Scopriamo insieme l’evoluzione del ristorante e diamo uno sguardo al futuro, per capire, in linea di massima, come sarà in un futuro prossimo.

Come nasce il concetto di ristorante?

La Francia è la patria dove è nato il “ristorante”.

Negli anni precedenti la Rivoluzione Francese si moltiplicarono infatti le trattorie che avevano una più ampia offerta di piatti, con piccoli tavoli apparecchiati destinati ad un numero di clienti prefissato.

Ma non solo, a Madrid il ristorante più antico del mondo, ancora in attività è il Botìn di Madrid, nato nel 1725 in un caseggiato cinquecentesco.

Fu fondato dalla nipote del cuoco francese Jean Botìn, trasferitosi in Spagna all’inizio del ‘600. Qui sposò una donna asturiana e aprì un’osteria. Esso è il tempio della tradizione castigliana!

Nel 1782, invece, Antoine Beauvillers, abbandonato il servizio dal conte di Provenza, aprì un ristorante con queste caratteristiche a Parigi.

Bisogna anche ricordare che, sempre a Parigi, già intorno al 1760 esistevano dei locali che erano dei punti fermi nella società parigina; la clientela però era un po’ diversa rispetto alla clientela abituale di un ristorante dei giorni nostri. Questi luoghi erano ideali per coloro che avevano bisogno di rimettersi in salute, fornivano infatti brodi e zuppe per tutti a prezzi accessibili.

Durante l’epoca del terrore divennero poi un ottimo ritrovo per gli aristocratici, grazie alla discrezione che offrivano.

Nello stesso periodo i cuochi impiegati presso le dimore nobili cittadine rimasti senza lavoro, crearono spazi pubblici dove poter soddisfare un numero sufficiente di avventori e così garantirsi la sopravvivenza.

Nello scenario europeo del XVIII secolo fa eccezione Londra che contava un numero considerevole di taverns di livello decisamente superiore alle omologhe europee.

Si trattava di locali, spesso lussuosi, in cui si servivano pietanze raffinate, accompagnate infine da un buon porto o da uno sherry.

La clientela delle taverns era molto selezionata e va infatti individuata tra gli uomini dell’alta borghesia o dell’aristocrazia, in particolare i lord che sedevano in Parlamento.

Durante l’epoca napoleonica queste connotazioni andarono sparendo facendoli diventare unicamente luoghi di degustazione gastronomica.

Dopo la rivoluzione francese ci troviamo quindi davanti ad un mestiere, quello del cuoco, che diventa una moda, una realtà sociale che esplode letteralmente.

Alla fine del XIX si sviluppa il turismo di lusso e prende vita una ristorazione legata alle strutture alberghiere.

Durante le guerre invece, la ristorazione era destinata solo ai borghesi. Il cuoco veniva visto come la figura portante del ristorante, finalmente!

Dopo gli anni Cinquanta e il boom economico che investì anche l’Italia si assiste invece ad una costante evoluzione e differenziazione del concetto di ristorante.

Prima si basava principalmente sul concetto di cucina popolare e anche il binomio cucina-albergo era associato a bassa qualità.

Come sono i ristoranti oggi?

Oggi i ristoranti hanno subito un’evoluzione e sono diventati un mondo a sé. Basta pensare a tutto ciò che si è sviluppato intorno alla ristorazione grazie al web e alle nuove tecnologie.

Esaminiamo insieme le caratteristiche dei ristoranti di oggi.

Molto spesso sentiamo parlare di concept, perché nel mondo del food ci piacciono gli inglesismi.

Tieni conto che il concept di una certa tipologia di ristorante è molto studiato e riguarda un team di professionisti, un vero e proprio staff.

Brand e pubblicità, che permettono al ristorante di farsi conoscere, e l’interior design, che colpisce l’utente da subito e deve essere coerente con la tipologia del ristorante.

Come saranno i ristoranti del futuro

Se questo 2020 non è stato come il film “Ritorno al Futuro” ricco di tecnologia e scarpe volanti, possiamo almeno fare una previsione di come saranno tra dieci anni i ristoranti.

Le parole d’ordine saranno tre:

  1. sostenibilità

  2. tecnologia

  3. marketing

Andiamo a scoprirle insieme.

Sostenibilità

Si sarà sempre più consapevoli della coscienza ecologica nella direzione dei ristoranti, per prendersi cura dell’ambiente. Ridurre l’utilizzo della plastica sempre più, utilizzare sistemi e dispositivi energetici sostenibili, così come metodi di risparmio, riciclo e riutilizzo delle risorse, sempre più di frequente.

Inoltre, spariranno utensili in plastica o in polistirene.

Tecnologia

I trend evidenziano che saranno sempre più diffusi i terminali di pagamento portatili che permetteranno il pagamento direttamente dal tavolo, tramite cellulare.

Già oggi troviamo sempre meno menu cartacei, sostituiti da quelli virtuali accessibili col codice QR. Tablet, schermi, menù e tavoli digitali ti aiuteranno a migliorare la fidelizzazione del cliente, offrendo esperienze di realtà aumentata specifici per la ristorazione.

Robot funzionali svolgeranno piccoli lavori meccanici, che permetteranno al personale di concentrarsi sulla qualità del cibo e sulla creatività: tutto per la soddisfazione del cliente!

Non male vero?

Marketing

Ci saranno strategie di marketing su misura per diversi tipi di clienti potenziali in base alla tipologia di ristorante.

La pubblicità sarà sempre più utilizzata e sarà molto più curata la presenza online tramite i diversi canali.

Sicuramente è stato importante durante questi mesi essere presenti online e molti nel campo della ristorazione si stanno rendendo conto che è un’opportunità da poter sfruttare per attrarre nuovi clienti e fidelizzarli.

Essere presenti sui social, creare pubblicità e video accattivanti, avere una scheda su Google My Business super curata per incrementare il marketing locale, essere presenti su The Fork e avere ottime recensioni su Trip Advisor sarà, e dovrà essere, una regola in questo mondo super digitale.

Ristoranti Smart

I ristoranti smart non sono altro che la rivisitazione delle vecchie trattorie. Creano nuovi piatti tenendo conto della tradizione e in Italia sono una forte innovazione.

La creatività si basa sui cibi e sull’impiattamento con un’eccellente scelta dei vini.

Il tutto condito con una dose impeccabile di imprenditorialità e marketing capaci di vendere al meglio questo nuovo prodotto.

La Ghost Kitchen

Un nuovo format, molto recente e super affermato, è il fenomeno della “cucina fantasma”.

Ristoranti del genere nascono per cucinare piatti e consegnarli, non hanno una sala dove poter consumare il cibo.

Un esempio pratico è quello di un ristorante a Milano, aperto in pieno lockdown durante la crisi coronavirus del 2020, che ha saputo sfruttare il momento storico, in cui le consegne a domicilio sono, e sembrano rimanere, protagoniste.

Nasce dall’idea di Luca Guelfi, imprenditore sicuramente attento all’analisi della situazione corrente e dei trend della ristorazione, ha immaginato i nuovi scenari del post-Coronavirus e ha investito in un format nato in America, nuovissimo nel Bel Paese.

Il menu richiama la tradizione italiana e cambia ogni mese, proponendo diverse specialità. Si parte dai 3 € di alcuni contorni e si arriva al massimo ai 12 € della cotoletta.

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