Come arredare il tuo ristorante con pochi soldi?

Questa guida è scritta da Veronica Latempa, Architetto di interni specializzata in Homestaging e marketing immobiliare. Buona lettura!

Partiamo da una premessa: oggi la ristorazione è molto più complessa di una volta.

Un cliente viene attratto da un ristorante da tutto fuorché la cucina. A meno che tu non sia ereditiere di un’azienda di famiglia che negli anni si è già costruita un nome, farsi notare nel mercato ed emergere è davvero un’impresa.

La parte visiva per attrarre il cliente gioca un ruolo fondamentale, si parte sicuramente dalla comunicazione social e la fotografia attrattiva che ha delle regole tutte sue nel campo della ristorazione, ma i clienti sono sempre più esigenti, vogliono vivere un’esperienza completa e si aspettano di trovare un ambiente che rispecchi esattamente lo stile e il costo della cucina proposta, in linea con il brand.

L’esperienza culinaria non è solo gustare del buon cibo, ma un bisogno di sentirsi coccolati e la ricerca continua di emozioni.

Ecco che qui entrano in gioco tutti i fattori esterni, dall’accoglienza al design per ristoranti. Non esistono regole univoche e valide per tutti, tutto dipende da ciò che vuoi comunicare, da chi sei in quanto Brand e di conseguenza dall’identikit del tuo cliente medio.

Avendo ben chiaro questo basilare aspetto ne seguirà la scelta dello stile, assolutamente unico e personale che deve rispecchiare il Brand.

Arredare un ristorante: da dove cominciare?

Innanzitutto, avendo ben chiara la linea da seguire, possiamo valutare come raggiungere il risultato ottimale con il minor spreco di risorse. 

Analizzare chi è il tuo cliente medio aiuta a capire la linea di design da seguire, se proponi street food il tuo cliente è una persona smart che si ferma per poco tempo e vuole un’esperienza mordi e fuggi allora puoi puntare ad ambienti giovanili, colorati o grezzi che siano eco friendly.

Se proponi cibo tradizionale, il tuo cliente tipo è la famiglia che si aspetta di vivere la tradizione e si aspetterà di essere catapultato in una sala con arredamento rustico, che ricordi casa di sua nonna magari con un tocco di moderna leggerezza.

Se proponi cibo gourmet l’eleganza la fa da padrona, questo aspetto, si può ottenere non solo con un arredo per ristorante moderno ma anche con originalità proponendo arredo vintage: molto in voga il color menta per i dettagli, per un ambiente più fresco e giovane. Quando hai un budget limitato bisogna scegliere con accuratezza ogni elemento, va bene arredare un ristorante con pochi soldi ma senza rinunciare all’immagine: deve costare poco ma non deve apparire scadente.

Oggi c’è molta sensibilizzazione circa il riciclo, e arredare un ristorante riciclando in modo creativo è possibile e si possono trovare mille idee sul web. Quando c’è la fantasia, la creatività e una buona dose di manualità si possono realizzare degli arredi o dei decori di grande effetto, fatti anche con materiali di scarto.

Quello che conta è l’impatto visivo dato dall’effetto finale, quindi è di fondamentale importanza avere chiara la visione d’insieme che si vuole raggiungere e non andare a caso, considerando anche la scelta del colore principale del brand.

Il mio consiglio è: se non hai soldi, punta tutto sullo stile e la riconoscibilità, quella che sembra una mancanza può diventare un punto di forza, uno stimolo ad essere originale e unico!

Ho raccolto 10 idee per arredare un ristorante riciclando così per comprendere in che modo si può ottenere un effetto di tutto rispetto e uno stile unico e riconoscibile anche con materiali economici e di recupero. 

10 idee per arredare un ristorante con pochi soldi (riciclando)

1. Parato in pvc effetto mattone

Se vuoi arredare un ristorante sul filone dello stile industriale, l’inserimento di mattoni veri può essere impegnativo, per questo è molto utile l’utilizzo di questi pannelli murali per ottenere un effetto dal grande impatto visivo.

New Holland Coffe Co. – New Holland, PA

2. Utilizzo di Pallet

Visti e rivisti ma se usati con progettualità possono dare un aspetto contemporaneo al tuo ristorante senza apparire banale, basta pensare un po’ fuori dagli schemi riservando ai pallet un utilizzo diverso dalle classiche sedute. Casa Corona li utilizza sia per le sedute che per il bancone e, ancora, come rivestimento di muri; in questo modo riesce a distinguersi senza strafare restando sui toni tenui del bianco, legno grezzo e verde.

Casa Corona - Valencia

3. Oggetti comuni come decorazioni a parete

Per dare carattere al tuo ristorante si possono utilizzare delle semplici cornici vuote, cucchiai di legno, cartoni delle uova, sotto piatti, cappelli di paglia e molto altro. Qui sotto vi mostro un esempio, dove un ristorante apparentemente troppo semplice, quasi spoglio e anonimo, acquisisce carattere e stile con l’utilizzo di un mix di oggetti comuni trattati con smalto bianco e messi sulle pareti.

The Table Pop Up – Madrid

4. Vecchie gomme usate

Esistono molti tutorial online per poterle riutilizzare in modi diversi come per la base di tavoli, giochi per bambini, altalene ma in questa soluzione da ristorante vengono utilizzate come sedute in uno stile assolutamente easy, giovanile e colorato, ideale per un bar eco friendly in una zona universitaria frequentata da ragazzi.

Cafe khetalaapa – Vastrapur (India)

5. Bobine dei cavi elettrici

In Italia non sono molto utilizzate ma, con la giusta valorizzazione, stanno molto bene in ambienti ampi. Possono dare l’idea di entrare in una sorta di cantiere del cibo creando un’atmosfera grezza e industriale, dove prevale il cemento su pavimento e pareti per dare proprio quel senso di “man at work”. Possono anche essere rivisitati in chiave rustica, per un’atmosfera da classica birreria, mettendo al centro piccole braci dove cuocersi da soli gli spiedini e prendere calore in inverno, per un’idea di food che riporti ad un’esperienza tipica Bavarese o Tirolese.

Cafe-restaurante STORK – Amsterdam

6. Mensole e Led

Vi porto l’esempio di Moote a Melville, un ristorante dallo stile grunge che utilizza legno scuro e led caldi, facilmente riproducibili per chi ha un minimo di manualità. L’ambiente è caldo grazie al legno scuro e alla luce calda dei led per un’atmosfera alternativa e soffusa, molto ricercata per locali che propongono cocktail, cene con musica live e magari sigari cubani.

Moote Melville – Melville

7. Recupero scale a pioli e vecchi infissi

Ecco un esempio di come utilizzare molti arredi di riciclo in modo innovativo: al Madama Hostel Bistrot, i cui interni sono stati realizzati con legno derivante da vecchi infissi, scale a pioli appese al muro usate come mensole e tondini di ferro per le lampade.

Madama Hostel Bistrot – Milano

8. Colore e legno grezzo

Quando si ha ben chiara l’identità del proprio brand a volte serve poco per riuscire a comunicare ciò che si vuole offrire come esperienza. Al 400 Rabbits di Londra regna il colore acqua marina, legno grezzo, impianti a vista e il recupero di sedie e sgabelli che ricordano i vecchi banchi di scuola. L’obiettivo è la convivialità e il cibo che offre infatti è il più semplice: pizza e birra!

400 Rabbits - Londra

9. Sedie thonet rivisitate

Un arredo dal design classico, che si presta molto bene e con molti stili diversi dal vintage, al neoclassico fino al rustico. Vengono molto usate anche in ambienti dal brand giovane: ridipinte con colori vivaci e trame divertenti. Con l’utilizzo dei moderni smalti, il fai da te per rinnovare e trasformare una cosa vecchia in modo facile è alla portata di tutti, anche i meno esperti. Al Gran Cafè d’Athenes di Parigi le sedute sono lasciate al loro aspetto originale, inserite in ambiente grezzo e vintage, donano un aspetto di insieme contemporaneo e ricercato come il cibo che offre.

Grand Cafè d’Athènes – Parigi

10. Pareti nude

Un mood interessante potrebbe essere quello di puntare tutto sul cibo, dare l’idea di un ambiente grezzo, spoglio ma anche raffinato. Un concetto minimale che si può ritrovare anche nei piatti proposti e può diventare il vero focus dell’esperienza culinaria che si vuole offrire alla propria clientela. Luci spente, zero distrazioni e luce puntata su ciò che conta: il piatto!

Perimetro, progetto dell’arch. Davide Groppi - Verona


Veronica Latempa

Architetto degli interni specializzata in Homestaging e marketing immobiliare

Creatività è la parola d’ordine, svolgo il mio lavoro con passione e il processo creativo è quella fiamma che mi spinge a ricercare la soluzione migliore alle esigenze delle persone che mi danno fiducia. Cerco sempre l’innovazione e l’unicità negli ambienti esattamente così come le ritrovo nelle persone. L’ascolto empatico è la mia arma segreta, ciò che crea una reale connessione con le persone.

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